Banda larga e fibra ottica a Villar Dora: a che punto siamo?

 

Sul territorio del comune di Villar Dora sono stati effettuati due tipi di interventi per migliorare l'accesso ad internet, paralleli ma autonomi tra loro. Il primo è quello pubblico, che ha lo scopo di portare la fibra ottica fino all'abitazione (FTTH - Fiber to the home) su rete Open Fiber, inaugurato ad aprile 2021. Il secondo è invece il sistema misto fibra-rame, che prevede l'arrivo della fibra ottica solo fino agli armadi ripartilinea su strada (FTTC - Fiber to the cabinet). In questo secondo caso, per coprire l'ultimo tratto dal cabinet fino all'abitazione, è sfruttato il normale cavo telefonico di rame tramite tecnologia VDSL2. Questo sistema è stato attivato nel dicembre 2020 da parte di operatori privati, fra cui TIM e convenzionati. La situazione è però complessa, e non si può esaurire in una frase: le tecnologie utilizzate sono assai differenti fra loro, e le scadenze sono state riprogrammate varie volte nel corso del tempo. La vera ed unica "Fibra", caratterizzata dal contrassegno verde dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), è solo quella che contempla l'arrivo del cavo in fibra ottica fin dentro l'abitazione dell'utente (FTTH). Le altre soluzioni come FTTC, connessioni via radio e satellite sono palliativi dalle prestazioni inferiori, il cui uso è giustificabile al giorno d'oggi solo con la mancanza del collegamento diretto in fibra ottica.

Retroscena: i bandi Infratel
Nel novembre 2017 Infratel Italia, società pubblica del Ministero dello Sviluppo Economico e soggetto preposto all'attuazione del Piano nazionale Banda Larga, ha firmato con Open Fiber, società controllata dal gruppo Enel e dalla Cassa Depositi e Prestiti, il contratto di concessione che riguarda le aree a “fallimento di mercato” nel settore della connettività di molte migliaia di comuni, fra cui Villar Dora. La nostra area rientra nel 2° bando Infratel per la rete internet ad alta velocità, che ha lo scopo di portare la banda ultra larga (ovvero una connessione con velocità minima di 100 megabit al secondo) in 4,7 milioni di unità immobiliari in tutta Italia. Contestualmente, sempre nel 2017, la giunta comunale di Villar Dora ha deliberato l'approvazione dello schema di convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Piemonte ed Infratel Italia Spa, per la realizzazione dell'infrastruttura in banda ultra larga. Nel 2018 si è conclusa la campagna per la segnalazione al Ministero dello Sviluppo Economico, da parte dei cittadini e degli operatori, dell'interesse per un'eventuale connessione in banda ultra larga. All'epoca, il comune di Villar Dora è stato suddiviso in otto aree di intervento, tutte classificate “bianche”, dove si è reso necessario l'intervento pubblico perché nessun operatore privato ha manifestato l'interesse ad investire sull'FTTH (dell'FTTC, che è un altro discorso, tratterò più sotto).

L'intervento pubblico: la fibra ottica fino a casa (FTTH)
Si sono conclusi da parte di Open Fiber i lavori per l'attuazione del Piano per la Banda Ultra Larga finanziato dal soggetto pubblico Infratel: nel nostro comune, l'infrastruttura costituita interamente da cablaggi in fibra ottica risulta operativa. Il progetto esecutivo, approvato nel novembre 2019, ha contemplato il posizionamento della centrale intercomunale (PCN) nell’area del parcheggio ad est del cimitero, la stesura di 14 chilometri di cavi e l’attestazione dei ripartitori ottici (ROE) al massimo a 40 metri da ogni abitazione inclusa nel piano di copertura. I ripartitori ottici, strutture puramente passive non alimentate elettricamente, sono collocate dentro tombini o scatole su palo, riconoscibili dalla scritta “BUL Rete Pubblica”. Gli ultimi metri fino alle abitazioni saranno completati solo al momento dell'attivazione del contratto da parte dell'utente. Nell'esecuzione dei lavori sono state sfruttate anche canalizzazioni e palificazioni già esistenti al fine di limitare gli scavi. Open Fiber si è impegnata a connettere circa quattro quinti delle unità immobiliari con tecnologia FTTH (Fiber to the Home) in grado di garantire velocità teoriche fino ad 1 gigabit al secondo. Le offerte commerciali di questo tipo, la cui velocità si attesterà come minimo a 100 megabit al secondo, recheranno il bollino Agcom di colore verde con la sigla “F” di Fibra. Il restante quinto delle abitazioni sarà servito da tecnologia radio FWA (Fixed Wireless Access) a 30 megabit al secondo, che richiederà l'installazione di un apparato ricetrasmittente. I servizi non saranno erogati direttamente da Open Fiber, bensì dagli operatori convenzionati, che usufruiranno della sua infrastruttura. Quest'ultima, in ogni caso, rimarrà di proprietà pubblica. Si attendono inoltre gli eventuali sviluppi che potrebbero portare alla fusione tra la rete di Open Fiber e quella secondaria di TIM per la creazione di un'infrastruttura unitaria delle telecomunicazioni, scorporata dal settore dei servizi: la strada verso una rete unica ed integrata pare però ancora lunga e difficile da percorrere, e dipenderà da scelte politiche e fattori commerciali a livello nazionale.

Copertura e tempi di realizzazione
Il piano iniziale della copertura della rete pubblica in fibra ottica nel comune di Villar Dora prevedeva 1.789 unità immobiliari raggiungibili da almeno 100 Mbps con FTTH (79,6%), che aumentava a 1.977 (99,8%) considerando anche le connessioni FWA fino a 30 Mbps. All'atto dell'inaugurazione dell'infrastruttura si è parlato di circa 1.600 unità immobiliari coperte dalla FTTH. Per quanto riguarda le scadenze, nel tempo sono state comunicate varie date. L'8 novembre 2019, nel corso di una serata pubblica alla presenza di rappresentanti Open Fiber, era stata ipotizzata la chiusura lavori e l'operatività dell’infrastruttura verso metà 2020 (sei-sette mesi dall'inizio dei lavori a partire da dicembre 2019). Il 21 dicembre 2020 è stato pubblicato sul sito ufficiale BUL del Ministero dello Sviluppo Economico il rinvio di un anno, con la chiusura lavori posticipata a metà 2021, e le fasi di collaudo e messa in opera estese a tutto il secondo semestre 2021. Il 24 dicembre 2020 sul database BUL è invece stata comunicata la chiusura dei lavori, con la fase operativa riprogrammata per metà 2021. Tutto è bene quel che finisce bene: il 1° aprile 2021, in ulteriore anticipo su quest'ultima ipotesi, l'infrastruttura è stata inaugurata con una cerimonia ufficiale. Per l'accesso via radio (FWA) di Open Fiber, destinato alle case sparse, si prevedono tempi più lunghi, con inizio dei lavori a metà 2021 e termine a metà 2022. L'ultimo scoglio potrebbe riguardare il numero degli operatori interessati a fornire il servizio sulla fibra: non è detto che tutti quelli attualmente attivi sul territorio con ADSL, FTTC+VDSL2 e FWA si convenzionino con Open Fiber. A titolo d'esempio, al momento di scrivere questo articolo, la sola assenza di TIM e Vodafone in FTTH a Villar Dora esclude automaticamente circa due terzi degli utenti internet dall'accesso alla rete BUL, a meno che questi ultimi non decidano di cambiare operatore e di sceglierne uno convenzionato con Open Fiber. L'attivazione delle utenze FTTH nelle aree bianche, come Villar Dora, può comportare maggiori oneri di attivazione rispetto alle aree grigie e nere. I tempi di allaccio, secondo i dati di un provider nazionale, possono anche superare i due mesi dalla stipula del contratto, e dipendono principalmente dalla durata dei processi autorizzativi e dall'esecuzione delle opere connesse alla stesura dell'ultimo tratto di cavo dal ripartitore ottico all'abitazione del cliente.

L'intervento privato: il sistema misto fibra-rame (FTTC+VDSL2)
Il territorio comunale di Villar Dora è oggi parzialmente coperto dai servizi di operatori privati con tecnologie ADSL, ADSL2+ e VDSL2. Quest'ultima consente, dove tecnicamente possibile ed in condizioni ottimali, in unione alla modalità Fiber to the Cabinet o FTTC, velocità fino a 200 megabit al secondo in ricezione e 20 in trasmissione. Tutti i provider di servizi Digital Subscriber Line (xDSL) si avvalgono dell'infrastruttura di TIM, già Telecom Italia. Il sistema misto fibra-rame è stato attivato il 7 dicembre 2020 con profilo 17a, aggiornato a 35b l'11 gennaio 2021. Le offerte commerciali di questo tipo recano il bollino Agcom di colore giallo con la sigla “FR” del sistema misto Fibra-Rame. Rispetto alle intenzioni, si sono avuti notevoli ritardi: nel 2017 TIM aveva iniziato e poi sospeso l'aggiornamento della centrale di zona e degli armadi ripartilinea alla tecnologia FTTC. I lavori sono ripresi nell'ottobre 2018, quando TIM ha implementato l'FTTC nel comune limitrofo di Almese. Per Villar Dora non si sono avuti sviluppi fino a luglio 2020, quando il provider ha programmato la realizzazione dell'FTTC, che si è concretizzata dopo cinque mesi con l'attivazione di alcuni armadi ripartilinea che servono il concentrico del paese. Si è parlato inoltre di una possibile vettorizzazione del segnale per ridurre il fenomeno della diafonia, ovvero dell'interferenza tra diversi segnali presenti su mezzi contigui entro lo stesso spettro di frequenze, ma per ora questa tecnologia non pare ancora attiva. La FTTC ha poi un altro problema, forse il principale: la fibra ottica arriva solo all'armadio ripartilinea (cabinet) posto sulla strada. Da qui, il segnale è trasferito col sistema VDSL2 fino all'utente tramite il normale cavo telefonico di rame. All'epoca della realizzazione della rete telefonica in cavi di rame, non si sarebbe mai immaginato l'avvento di internet e della rete dati ad alta velocità: con le tecnologie di tipo DSL si riesce a far transitare un discreto flusso di dati numerici (digitali) su questo vecchio mezzo mediante modulazione multiportante ortogonale, a patto di mantenere una limitata lunghezza del cavo. Il profilo VDSL2 35b prevede una velocità massima in ricezione di 300 megabit al secondo (solitamente limitata a 200), con 35,328 MHz di banda passante massima, 8192 portanti e potenza di circa 50 mW (17 dBm). Già dopo qualche centinaio di metri, per mantenere la stabilità del collegamento, è opportuno passare ad un profilo inferiore come il 17a, con velocità massima di 100 megabit al secondo in ricezione. Entro il chilometro dal cabinet, il cavo di rame diventa solitamente inservibile a causa della crescente attenuazione del segnale e delle possibili interferenze elettromagnetiche. Il disperato tentativo di guadagnare ogni possibile megabit ottimizzando l'impianto telefonico di casa, spesso rappresenta per molti utenti un eroico esercizio da alchimista.

I dati tecnici e amministrativi presenti in questo articolo provengono dal Piano strategico Banda Ultra Larga del Ministero dello Sviluppo Economico, Open Fiber, TIM (Telecom Italia) e AGCOM.

Banda larga a Villar Dora: a che punto siamo?